Ramaria formosa (Pers.) Quél.

Tossico

BASIDIOCARPO coralloide, largo circa 150 mm e alto circa 200 mm, solitamente di aspetto robusto, molto ramificato, con base grossa, solitamente più larga che alta, ben distinta, bianca o biancastra, dalla quale si innalzano rami abbastanza grossi, eretti, subcilindrici, di un bel rosa vivo negli esemplari molto giovani, poi, via via, rosa-ocracei, color salmone, terminano con apici appuntiti di un colore giallo limone, infine concolori con i rami. Biforcazioni dei rami (selle) prevalentemente a U stretta.

IMENOFORO non distinto, disposto sulla superficie delle ramificazioni.
CARNE abbastanza spessa, bianca, molle, marmorizzata con l’umidità, gessosa col secco, talvolta un po’ rosso-brunastra al taglio e alla manipolazione; odore leggero o nullo, sapore amarognolo-asprigno.
MICROSCOPIA: spore cilindrico-ellissoidali, 9-13 × 5-6 µm, verrucose, ialine al MS. Basidi strettamente clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia. Struttura monomitica, costituita da ife settate, con giunti a fibbia. Sporata gialla.
HABITAT: cresce sul terreno in boschi di latifoglie, soprattutto querce; estate-autunno, abbastanza diffusa un po’ dappertutto.

 

NOTE – È una delle Ramaria più grandi (sono stati trovati esemplari di circa 300 mm di altezza!) e si riconosce facilmente per i suoi tre colori e per i suoi rami con  portamento parallelo. È tossica e provoca una sindrome gastrointestinale con forti e continue diarree. R. neoformosa presenta rami divergenti, con biforcazioni prevalenti a V; R. flavescens, con la quale talvolta condivide l’habitat, è la specie più prossima, per i colori simili, ma mostra i rami divaricati, con aspetto sparpagliato, le selle miste, a U e a V e gli apici dei rami color giallo mais; R. fagetorum ha base più allungata, stretta e con angolazioni prevalentemente a V; R. cettoi si differenzia per i rami con colori più rossastri scuri e per il sapore e l’odore gradevoli.